Lab Ippogrifo

DA LABORATORIO PSICOPEDAGOGICO A LAB IPPOGRIFO: il percorso

Nel 2011 nasce il Laboratorio Psicopedagogico come spazio di studio e progettazione per percorsi educativi e formativi. Si occupa di ricerca sulla condizione femminile, nella famiglia e nella società, propone percorsi rivolti a genitori, studenti, docenti, assumendo come centrale la fase adolescenziale della crescita, quando la fragilità sembra un fattore identitario inamovibile. Uno spazio pensato per accogliere domande e preoccupazioni di genitori e insegnanti delle scuole in merito a:

• problematiche legate alla crescita
• problemi relazionali con l’adulto o con i pari
• bullismo e/o cyber bullismo
• tutte le situazioni che sembrano celare un disagio psicologico

Le operatrici dell’equipe collaborano tra loro confrontandosi sugli stereotipi e i pregiudizi sessisti che sono alla base della violenza di genere

Il Laboratorio ha sviluppato contatti nazionali con la “Toponomastica Femminile” promuovendo occasioni di confronto e approfondimento.

Dal censimento condotto a ottobre 2021 dal gruppo di Toponomastica Femminile risulta che a Livorno su 1046 piazze, vie e strade:

513 sono intitolate a uomini

45 a donne

488 portano nomi neutri.

Dalla constatazione di questo gap sono partite le iniziative attraverso seminari di formazione, mostre fotografiche e documentarie, con l’intento di restituire voce e visibilità a donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società.

LAB IPPOGRIFO

Oggi, dopo anni di studio e sperimentazione abbiamo maturato esperienze in ambiti diversi e mettiamo a frutto le esperienze acquisite. Per continuare a generare valore sociale, il laboratorio psicopedagogico diventa un hub culturale. Quanto abbiamo appreso, quanto continuiamo ad apprendere e a costruire, lo mettiamo al servizio della comunità, nella convinzione che le tematiche di cui ci occupiamo possano avere un impatto concreto. Alcune aree sono a livello embrionale, altre sono in incubazione, altre ancora sono realizzate come buone pratiche:

*mantenere un sistema di “reti corte” al fine di rafforzare i servizi in risposta ai bisogni

*rafforzare le “reti lunghe” per configurarsi come dispositivo di sviluppo territoriale;

*costruire una intersezione tra funzioni, partner e pubblici di riferimento.

ALCUNI STUDI SVOLTI

“Le donne fra mutamenti economici e mutamenti familiari. Il ruolo del Centro Donna del Comune di Livorno”, 2005

“Spazi e tempi – Evento parto” Atti dei tavoli di lavoro, 2009

“Genitorialità a tutto campo, 2012

“I Tempi delle Donne” Reporting Progress – Tempora 2014

“Verso il superamento di stereotipi di genere e discriminazioni in famiglia” Tempora IV 2015

“Piccole vittime nel silenzio” 2017