
Il Punto Ascolto Donna in acronimo PAD è un luogo di incontro fra donne dove cercare insieme risposte concrete ai bisogni in situazioni di disagio. Il Punto Ascolto Donna é nato nel 2016. Oggi il P.A.D. offre alle donne accoglienza, ascolto e la possibilità di stare in relazione. La relazione rappresenta il modo di aprirsi al confronto e allo scambio per la condivisione di progettazione e iniziative. Le attività svolte sono diventate nel tempo riferimento per il territorio, persone e famiglie.
Il P.A.D. attua le buone pratiche nelle molteplici declinazioni delle politiche femminili e della parità di genere attraverso attività di sensibilizzazione, formazione, iniziative culturali. Équipe specializzata, compost da professionalità aggiornate in ambito educativo, sociale, legale, psicologico lavorano in sinergia con i servizi territoriali allo scopo di favorire l’inclusione sociale e migliorare la qualità di vita delle donne. Tra gli obiettivi c’è quello di favorire lo sviluppo di una comunità di vita e di studio aperta alla società e alla città. Mira a essere uno spazio accogliente, un luogo di incontro e di fermento culturale in grado di interessarsi alle dinamiche attive sul territorio, di fornire stimoli significativi alla realtà cittadina, di contribuire alla vivacità intellettuale della città, di favorire un’interazione più intensa tra persone, associazioni, istituzioni e organizzazioni del Terzo Settore che si incontrano in tavoli di lavoro periodici di confronto, scambio e intervento sulle tematiche di cui i differenti partner sono portatori. Il PAD è aperto alla città con un programma per la promozione di iniziative, incontri, dibattiti, spettacoli, concerti.
Quando uno comincia da zero,
quando uno comincia a mani vuote,
ma pulite,
quando uno in principio
ha in mente di costruire un mondo,
comincia prima di tutto da sé
e dalla fede che ha dentro.
Dalla forza che ha dentro
e dalla volontà di costruire
Prima di tutto c’è il sogno che ha dentro.
Poi la mente comincia a cercare un modo.
I suoi occhi si guardano intorno, nel mondo,
il mondo, la sua vastità e i suoi boschi,
il mondo, la sua terra fertile,
il mondo, i suoi fiumi.
I suoi occhi ci vedono la materia
che userà per costruire,
ma anche le difficoltà, gli ostacoli.
La mano cerca gli strumenti
che servono a tagliare il legno,
a dissodare il terreno,
a imbrigliare la forza dell’acqua.
Poi la mano cerca altre mani che lo aiutino,
una comunità di mani che lo aiutino.
Così il sogno diventa il sogno non di un uomo solo,
ma il sogno di una comunità.
Non soltanto il mio sogno,
ma il nostro sogno.
Non soltanto il mio mondo,
ma il tuo mondo e il mio mondo,
che appartiene a tutte le mani che ci lavorano.
Langston Hughes (Blues e Poesie)
poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense
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